In un torrido agosto di qualche anno io e la mia famiglia eravamo in città, nell’inferno di calore della landa padana. Mio marito lavorava solo al mattino, e nel tardo pomeriggio ci azzardavamo a mettere il naso fuori di casa. Prendevamo la macchina e partivamo in direzione dell’Appennino reggiano, alla ricerca di un po’ di refrigerio tra storia e natura, per una pausa digital detox.

Una caccia al tesoro tra storia e natura

In questo modo, seguendo i consigli di amici e di vecchie guide di viaggio, abbiamo fatto delle vere e proprie scoperte: sono sicura che tutti gli amanti degli itinerari tra storia e natura saranno d’accordo con me. Sono un’appassionata di quell’arte medievale semplice che si manifesta nelle piccole pievi del nostro Appennino, in pietra chiara e luminosa, con motivi di nodi, animali e storie di pietra. Siamo nel cuore delle terre di Matilde di Canossa, signora incontrastata di questo territorio in epoca medievale, che ha lasciato un’impronta indelebile: castelli, pievi, strade e sentieri ancora oggi percorribili per immergersi completamente nella natura e nella storia.

Un dettaglio della canonica della Pieve di San Vitale. E' stata trasformata in locanda ostello ed è quindi una tappa perfetta per un'escursione nell'Appennino reggiano tra storia e natura

Un’apparizione con ristoro

Uno di questi è la Pieve di San Vitale nei pressi di Carpineti. Un luogo magico che compare in mezzo alla natura arrivando in macchina da una strada che si inerpica sulla montagna, una vera apparizione. Un luogo assolutamente isolato, selvaggio, veramente “medievale”, in cui disintossicarsi e rigenerarsi, lasciando spento il cellulare per una pausa digital detox. Dopo aver parcheggiato la macchina e aver percorso un brevissimo tratto (100 metri) a piedi su un sentiero pianeggiante, si raggiunge la locanda-ostello. È l’antica canonica refettorio, dove si può gustare un menu tradizionale, o solo ordinare una birra da assaporare seduti fuori, godendosi il panorama. Vale comunque la pena di entrare, per ammirare l’interno dell’edificio, con il sasso a vista e il soffitto a volte. Il personale è molto disponibile, e racconta questo luogo con grande passione.

Alla Pieve è presente una locanda che offre la cucina tradizionale emiliana, una tappa da non perdere per una gita sull'Appennino reggiano tra storia e natura

la locanda ostello, ex canonica della Pieve di San Vitale. Ci si può fermare a dormire, ed è quindi una tappa ideale per un trekking sull'Appennino reggiano tra storia e natura.

Uno scorcio del panorama autunnale dai mille colori alla Pieve di San Vitale, una meta dell'Appennino reggiano tra storia e natura

La Pieve vera e propria si trova alle spalle della locanda e, come quest’ultima, è stata recuperata con un importante lavoro di restauro, documentato in una esposizione dei reperti piccola ma molto suggestiva. Ve ne parlerò ancora.

Una fitta rete di sentieri

La Pieve si trova sul crinale dei fiumi Tresinaro-Secchia, per cui salendo sulle colline circostanti si può ammirare un panorama vastissimo in due direzioni, Reggio Emilia e Modena. Qui infatti si incontrano Il Sentiero dei Ducati, che ripercorre i confini Estensi in vigore tra il ‘500 e l’800, collegando la cittadina di Quattro Castella a Sarzana in Liguria; il Sentiero Spallanzani, che da Scandiano arriva a San Pellegrino in Alpe e che unisce la Pieve all’area del Castello di Carpineti, in circa un’ora di facile cammino. Da Carpineti inoltre passa anche la via Matildica, che unisce e Mantova a Lucca per raggiungere la Via Francigena. Una fitta rete di sentieri, perlopiù poco battuti, scrigno di veri e propri tesori.

La Pieve di San Vitale si trova all'incrocio di diversi sentieri, per una escursione sull'Appennino reggiano tra storia e natura

Come arrivare

Non fatevi spaventare dalla salita in macchina, la strada è stata completamente asfaltata e dalla località Varigolo di Carpineti, si procede comodamente. Noi siamo arrivati in macchina, ma la Pieve è raggiungibile anche camminando, partendo dal Castello di Carpineti. Vi parlerò presto anche di questo meraviglioso castello. Qui trovate il sito della Pieve.

Se ancora non conoscete il territorio dell’Appennino reggiano e delle Terre della contessa Matilde Di Canossa, vi straconsiglio di organizzare un soggiorno tra storia e natura, per ammirarle dal vivo. Vi racconterò presto come preparare un itinerario su queste colline ancora da scoprire. Una specie di caccia al tesoro, alla ricerca di oasi nascoste di bellezza e pace.

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